La trasformazione del business passa da Industria 4.0 e IoT

Si sente parlare da così tanto tempo di quarta rivoluzione industriale, che ormai sembra una cosa vecchia e superata. Insomma, quando arriva la quinta?

Ok, non scherziamo. La maggior parte delle aziende italiane, e sappiamo come il tessuto industriale italiano sia composto principalmente da piccole e medie imprese, la 4 rivoluzione industriale non l’ha ancora intrapresa. Dunque, è meglio spendere ancora qualche parola sulle opportunità offerte dalla trasformazione digitale alle aziende che operano in un’economia che può offrire grandi possibilità, per chi le sa riconoscere e le affronta con le giuste tecnologie.

Industria 4.0 non significa solo investire in nuove tecnologie e strumenti per migliorare l'efficienza produttiva, ma rivoluzionare il modo in cui l'intera azienda opera e cresce.

Industria 4.0 è un processo che coinvolge le tecnologie digitali esplose negli ultimi decenni e le porta ad un livello ancora più alto: l’interconnettività attraverso l'Internet degli oggetti (IoT), l'accesso ai dati in tempo reale, l'introduzione di sistemi informatici basati sul Cloud computing. L'industria 4.0 offre un approccio più completo, interconnesso e unitario alla produzione. Si connette fisicamente con il digitale e consente una migliore collaborazione e un migliore accesso tra dipartimenti, partner, fornitori, prodotti e persone. Industria 4.0 consente agli imprenditori di controllare e comprendere meglio ogni aspetto delle loro attività e consente loro di sfruttare i dati istantanei per aumentare la produttività, migliorare i processi e stimolare la crescita.

Inoltre, incominciano ad affacciarsi sul panorama tecnologico attuale una serie di nuove tecnologie (ad esempio 5G e WiFi 6) e altre già esistenti (ad esempio Machine Learning e Cloud computing) subiranno processi di estrema accelerazione, che imprimeranno nuova velocità ai processi di trasformazione digitale e spingeranno le loro possibilità verso risultati ancora difficilmente prevedibili:

• 5G: le reti telefoniche di quinta generazione ben presto non solo garantiranno comunicazioni più stabili e interscambio di dati a velocità superiore, ma permetteranno anche progressi nella produzione intelligente e in tutti gli ambiti in cui IoT trova ancora il limite della capacità di trasferire dati
• WiFI 6: le reti locali non stanno a guardare. E anche qui non avremo solo maggiore velocità di trasmissione dati, ma soprattutto potremo collegare un numero di dispositivi molto maggiore.
• Machine Learning e AI il livello di apprendimento automatico dei sistemi è in crescita e con esso la capacità di affrontare nuovi dati, a cui i sistemi sono in grado di adattarsi autonomamente. Imparano dai calcoli precedenti per produrre decisioni e risultati affidabili e ripetibili.
• Cloud computing: i server remoti interconnessi in rete per archiviare, gestire ed elaborare le informazioni aumentano senza sosta la loro capacità di calcolo e di interazione, ma permettono anche scalabilità, rapidità nei tempi di go-live, esplosione dei servizi As a service.

Di tutto questo si può ora parlare senza timore di essere scambiati per visionari o fanatici smanettoni. Le reti sono questioni di tutti i giorni: ci scontriamo quotidianamente con le lentezze di reti telefoniche e WiFi, dialoghiamo con chatbot, usufruiamo tutti i giorni di servizi senza installare nulla sul nostro PC, solo aprendo un account.

Siamo maturati come utenti. Quindi anche l’atteggiamento, precedentemente difensivo, delle organizzazioni contro la digitalizzazione lascia spazio ad un atteggiamento più aperto e disponibile a ripensare il nostro modo di fare business. Sarebbe un vero peccato rimanere tagliati fuori.

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